Uomo politico e
militare romano. Console nel 218 a.C., agli albori della seconda guerra punica,
ebbe l'incarico di bloccare l'avanzata di Annibale al di là delle Alpi,
nella Gallia Transalpina. L'impresa, concepita con troppo ritardo, non
riuscì; il console decise allora di inviare in Spagna, al comando del
fratello Gneo (V. SCIPIONE CALVO, GNEO CORNELIO) come
suo legato, parte dell'esercito e della flotta.
S. invece, spostandosi
via mare in Liguria, si accampò nella pianura padana, affrontando
Annibale sul Ticino (218 a.C.),dove subì una sconfitta. L'anno seguente,
avendo ottenuto nonostante ciò il proconsolato in Spagna, vi si
recò con l'aiuto del fratello e vi operò con buoni risultati,
conquistando ai Romani una condizione di preminenza, impedendo ad Asdrubale di
inviare rinforzi in Italia ad Annibale e seminando la rivolta tra gli Iberi
contro la dominazione punica. Tuttavia nel 211 a.C., attaccato di sorpresa dai
Cartaginesi in Betica, vi trovò la morte, contemporaneamente a Gneo che
veniva sconfitto nei pressi di Carthago Nova (od. Cartagena) (III sec.
a.C.).